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Recensione: L'ultima risata, di Elena Genero Santoro

Recensione: L'ultima risata, di Elena Genero Santoro

Libri Recensione di Giulia Mastrantoni. L'ultima risata di Elena Genero Santoro (PubMe – Collana Policromia). La saga di Futura e Patrick prosegue regalando sempre piacevoli sorprese.

La saga di Futura e Patrick, firmata Elena Genero Santoro, prosegue regalando sempre piacevoli sorprese. Ho letto un numero sostanzioso di opere di Elena Genero Santoro e ho sempre recensito in modo positivo i suoi romanzi. Mi sento in dovere di sottolineare che L’ultima risata mi ha stupita per il salto di qualità che l'autrice ha fatto quanto a stile di scrittura e progressione della trama. In questo senso, L’ultima risata sembra marcare un nuovo inizio nella sua carriera di scrittrice, e spero spicchi il volo (come merita).


Futura e Patrick, insieme a Marina, stanno vivendo un raro momento di serenità reso tale soprattutto dalla prospettiva di una vacanza.

Purtroppo, però, questa fase di rosee aspettative dura poco, dato che Futura intuisce che la sua famiglia a Torino sta avendo qualche problema. Se da una parte Futura è impaziente di riabbracciare i suoi cari, dall'altro non sa cosa aspettarsi: problemi finanziari? Problemi con il fisco?
Purtroppo, non si tratta di nessuna di queste opzioni. Il padre di Futura ha poche settimane di vita a causa di un tumore al pancreas.
È così che le cose cambiano più rapidamente di quanto non si riesca a pensare. Futura decide di trascorrere più tempo possibile con il padre, in un tentativo maldestro, ma comprensibile, di dirsi tutto ciò che non potranno più condividere. Quello che vuole davvero, però, è recuperare il tempo perso perché sa di non essere mai stata particolarmente presente nella vita di famiglia. Ma Costanzo, suo padre, è già molto provato dalla malattia e ricostruire un rapporto con un uomo che Futura non riconosce si rivela difficile.


È interessante notare come la scelta di questa tematica, complicata e dolorosa, sia accompagnata da un susseguirsi di immagini semplici e quotidiane. 

Per esempio quella di Futura e Patrick che cercano di supportarsi a vicenda e mostrarsi amore (sebbene il loro matrimonio verrà messo alla prova). Sono immagini come queste che rendono il romanzo più approcciabile per tutti coloro che faticano a leggere narrativa incentrata su una malattia incurabile.
Una nota a parte la merita Raul, amore di gioventù di Futura che si reinserisce nella sua vita in un momento in cui Futura è vulnerabile. Quando le cose iniziano a diventare complicate anche con Patrick, Futura si ritrova infatti sommersa dai ricordi. Incontrare Raul, che ora come allora suona il violino, la spinge a ricordare che tra loro c’è stato amore. Come le ricorderà Costanzo, però, Raul è solo una bella fantasia: non va dimenticato, ma di certo non va messo su un piedistallo del quale non può essere all'altezza.

Altrettanto significativa è la scelta di raccontare un rapporto padre-figlia non sempre facile tramite l’uso di flashback brevi e diretto.

L’ottavo capitolo è particolarmente interessante, sotto questo punto di vista, perché il rapporto tra Costanzo e Futura è spiegato in pochi paragrafi e con immagini che dicono ben più di quanto raccontano. Sotto questo punto di vista, la scena in cui Futura porta a suo padre, ormai perennemente a letto, una scaglia di cioccolato, assume un significato simbolico non da poco e scatena l’ennesima lite in famiglia. Infatti, Ornella accusa Futura di causare dolore non necessario a suo padre con un'alimentazione sregolata e la esorta a far sì che Costanzo possa restare tra loro il più a lungo possibile.


Un’altra crepa familiare su cui L’ultima risata si sofferma è quella tra Futura e sua madre, Ornella. 

Sebbene Futura sia cosciente del fatto che Ornella stia vivendo un momento delicato e che sotto stress diventi particolarmente sgradevole, non riesce comunque a perdonarle il modo in cui tratta Patrick, come se non fosse “uno di famiglia”. Questo rapporto madre-figlia diventa uno dei motivi per cui Futura fatica a rendere piacevoli le ultime settimane con suo padre. D’altra parte, tra lei e sua madre ci sono sempre state incomprensioni e forse questa può essere un'opportunità per appianare le cose.
Anche il punto di vista di Ornella viene esaminato nel romanzo. Questa frapposizione di idee fa sì che il lettore comprenda che la famiglia di Futura non è una famiglia di disgraziati. È solo una famiglia di persone che vorrebbero proteggersi a vicenda, ma che non sanno esattamente come farlo.

L’ultima risata di Elena Genero Santoro non è una lettura particolarmente semplice da digerire.  

Consiglio ai lettori di approcciare il romanzo con la consapevolezza che si rivelerà difficile da digerire.
Si tratta, però, di una lettura ricca di sfumature e significato, e scritta in modo estremamente competente.
In ultimo, ci tengo a complimentarmi con l’autrice Elena Genero Santoro per la maestria con cui continua a gestire la saga di Futura e Patrick. Se scrivere un romanzo è una sfida, scrivere una saga è mettersi alla prova alle Olimpiadi. Mi auguro davvero che riceva il supporto di un buon numero di lettori perché lo merita.



L'ultima risata

di Elena Genero Santoro
PubMe - Collana Policromia
Narrativa
ISBN 978-8833665115
Cartaceo 15,00€
Ebook 2,48€

Sinossi 

In quella che doveva essere una spensierata vacanza, Futura apprende che a suo padre rimangono poche settimane di vita. Decide pertanto di rimanere presso i genitori per trascorrere con lui l’ultimo periodo. Suo marito Patrick, rientrato a Barcellona per lavoro, deve destreggiarsi tra le avance di un’allieva invadente e i nuovi problemi del suo amico attore Mac. Mentre Giovanni, il fratello di Futura, soffre per il timore di perdere il padre, la sua fidanzata Manuela non disdegna le attenzioni di un nuovo collega che pare essere l’uomo perfetto. Per costruire gli ultimi ricordi col padre, Futura affronterà un percorso a ritroso; le toccherà un inaspettato salto nel passato, tra i frammenti di una famiglia disgregata e un’adolescenza disagiata. Avrà un incontro destabilizzante con il ragazzo che al liceo le aveva rubato il cuore, ma qualcuno la aiuterà a ricomporre i pezzi e le ricorderà che la vita deve essere affrontata con più leggerezza, anzi, con una risata.


Giulia Mastrantoni
Ho collaborato per quattro anni all’inserto Scuola del Messaggero Veneto. Scrivo per il mash up online SugarPulp e per la rivista dell’Università di Trieste Sconfinare.
Dopo aver trascorso un periodo in Inghilterra, ho iniziato un periodo di studi in Canada e ora vivo in Australia. Ma, dovunque sia, scrivo.
Misteri di una notte d’estate, ed. Montag.
One Little Girl – From Italy to Canada, eBook selfpublished.
Veronica è mia, Pensi Edizioni.
La forma del sole, Gli Scrittori della Porta Accanto.


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