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Recensione: Un colpo al cuore, di Piergiorgio Pulixi

Recensione: Un colpo al cuore, di Piergiorgio Pulixi

Libri Recensione di Stefania Bergo. Un colpo al cuore di Piergiorgio Pulixi (BUR Rizzoli). Oltre 500 pagine che scorrono veloci, una narrazione che dosa perfettamente momenti noir, suspense, scene pulp e ironia, una caratterizzazione efficace dei personaggi e il solito stile raffinato.

Un colpo al cuore. È una canzone di Mina, scelta come sigla di una trasmissione televisiva che esalta notizie, non necessariamente verificate ma sensazionali, al fine di aumentare lo share. Ma un colpo al cuore è anche l’epilogo – oltre al titolo – dell'ultimo romanzo di Piergiorgio Pulixi. Un finale spiazzante che resta celato sottotraccia per tutta la narrazione, illudendoci a metà romanzo, per poi esondare nelle ultime pagine.

Piergiorgio Pulixi si conferma un abile narratore di noir.

La suddivisione in capitoli brevi che seducono il lettore – “Ne leggo ancora uno, tanto è breve” e si divora metà libro –, il suo stile che si sofferma sui dettagli quasi fossero un fermoimmagine o una inquadratura stretta, danno a Un colpo al cuore la connotazione vincente di un film. Anzi, di una serie TV, dato che le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce e il vicequestore Vito Strega li abbiamo già incontrati nei suoi romanzi precedenti. E se già la coppia Croce-Rais è risultata vincente in L’isola delle anime, il trio è senza dubbio l’abile e giusta chiusura del cerchio.


Ancora una volta, come in Lo stupore della notte, Piergiorgio Pulixi affronta un tema sociale impegnativo calandolo nel thriller, cucendolo a filo doppio a una trama che tiene viva la curiosità di sapere che succederà dopo fino all'ultima pagina.

È il suo modo di denunciare, credo, di dire la sua relativamente alla questione, mettendo in luce, come sotto una lampada durante un interrogatorio, gli aspetti su cui dovremmo effettivamente soffermarci a riflettere.
La vicenda ha luogo sempre nella sua amata Sardegna, salvo poi spostarsi a Milano.
Si apre con una scena di giustizia sommaria: un killer tortura un pedofilo graziato da un sistema giudiziario troppo spesso fallace. Gli strappa 29 denti, portandoli come omaggio alla vittima. Non solo: si riprende in un discorso che parla «alla pancia del popolo», indossando una maschera e una parrucca, in un travestimento che ricorda, anche per le dinamiche successive, il Joker di Todd Phillips. Invia poi il video via WhatsApp a un gran numero di persone, in tutta Italia, intitolandolo "La giustizia sei tu", interrogandole su quale debba essere la sorte del pedofilo – «Io vi ho dato l'opportunità di avere giustizia nella sua forma più primitiva e animale», al prezzo di trasformarle di fatto in complici di un omicidio.


Il messaggio è molto semplice: il sistema giudiziario ha fallito, è avariato, ma per fortuna c’è chi rende giustizia alle vittime, punendo i cattivi.

Come dargli torto. Peccato che il criminale sia di fatto consegnato alla giustizia sommaria degli utenti da un altro criminale.
Il confine è labile, delicatissimo, quello che distingue tra vera giustizia e mera vendetta: quello che viene osannato come un eroe è di fatto un criminale, né più né meno di quello che si vuole punire. Il fatto che torturi un “cattivo” non dovrebbe essere sufficiente a redimerne l’immagine. Eppure…
Eppure il popolo diventa un suo fan contro il sistema giudiziario. Spunta la sua maschera, così come i cittadini di Gotham osannavano il Joker. Più di qualche scena pare la descrizione del film di Todd Phillips o della serie Netflix La casa di carta, quando la folla assiepata al di fuori della banca di Spagna sostiene quelli che si sono voluti dipingere come degli eroi nazionali, dei partigiani simbolo di resistenza, mentre a conti fatti altro non sono che ladri e sequestratori.
Una logica che dà molto da riflettere e che anche nel romanzo di Pulixi mi ha fatto pensare.


L’altro tema sollevato è senza dubbio l’influenza dei media sul senso di giustizia delle persone.

Io credo che ormai la maggior parte delle persone abbia difficoltà a distinguere tra reale e virtuale. [...] Il mezzo e la teatralità del messaggio condizionano il giudizio. La scelta che ha dato al pubblico era del tutto illusoria. Li ha manipolati [...]
Piergiorgio Pulixi, Un colpo al cuore
Una riflessione che potrebbe passare inosservata, presi come si è a seguire la vicenda, sulla diffusione di video atti a trascinare le folle in una o nell’altra direzione, sullo sfruttamento di una certa parte dell’informazione per fare spettacolo e aumentare il gradimento televisivo, senza preoccuparsi delle conseguenze, per puro tornaconto personale.
Nell'epoca dell'odio digitale, con quest'ostilità diffusa e la rabbia sociale che anima le persone, la situazione rischia di esplodere [...]
Piergiorgio Pulixi, Un colpo al cuore

Un colpo al cuore è un gran romanzo. Oltre 500 pagine che scorrono veloci.

I capitoli sono tanti ma abilmente alla fine di ognuno Piergiorgio Pulixi lascia piccoli interrogativi o fa grandi rivelazioni che gettano il lettore in una sorta di crisi d'astinenza.  Una narrazione che dosa perfettamente momenti noir, suspense, scene pulp, ironia – «Palamara aveva smadonnato così tanto che probabilmente tutte le statue della Vergine in città avevano lacrimato sangue» –, eteree descrizioni.
[...] la qualità della luce nell'isola era diversa: aveva una sorta di sfumatura lattiginosa, e la morbidezza pingue con cui indugiava e si adagiava sopra le cose gli ricordava Marrakech [...] Il maestrale, che or soffiava con meno vigore, pareva quasi aromatizzare l'aria spargendo profumi mediterranei.
Piergiorgio Pulixi, Un colpo al cuore


In Un colpo al cuore Piergiorgio Pulixi ci fa conoscere un dettaglio fisico o un tratto caratteriale dei suoi personaggi un po' per volta, quasi per caso. E si arriva alla fine del romanzo che pare di averli seduti accanto.

I dialoghi tra i protagonisti sono talmente realistici che viene da chiedersi a chi si sia ispirato, a quali persone reali della sua vita. Nessuno di loro è perfetto, inarrivabile, si finisce facilmente con l'identificarsi o desiderare di conoscerli davvero – mi farei volentieri un'Ichnusa con l'irriverente Rais, la surfista malinconica Croce e il protettivo Strega.
Tutto funziona, tutto è equilibrato, nulla è scontato, superfluo o ridondante. Piergiorgio Pulixi ha molto da dire e lo fa con il suo solito stile raffinato, sia quando descrive un giustiziere seriale che strappa i denti alla sua vittima, sia quando fa dialogare due poliziotte di mestruazioni o descrive il profumo del mirto nell'aria.
Un colpo al cuore ha il giusto equilibrio di adrenalina e descrizioni per riprendere fiato. La trama, come si evince anche dalla sinossi, è ampia, articolata, ma non ci si perde mai. L'idea di fondo è originale e ancor più lo è il suo approccio alla narrazione.
Si arriva alla fine col fiato sospeso... e si vorrebbe legegrne ancora. Oppure iniziare un nuovo romanzo di questo autore che si conferma una tra le voci più interessanti del panorama noir italiano.

Un colpo al cuore

di Piergiorgio Pulixi
BUR Rizzoli
Noir | Thriller
ISBN 978-8817147361
cartaceo 15,20€
ebook 9,99€

Sinossi

"Occhio per occhio, dente per dente" è la regola del serial killer che ha deciso di riparare i torti del sistema giudiziario. Dove non arrivano le giurie, arriva lui, rapendo, torturando ed eliminando i criminali che l'hanno fatta franca. Indossa una maschera dai tratti demoniaci, e si fa annunciare ogni volta da un video intitolato La Legge sei tu in cui chiede alla gente di pronunciarsi in giudizio tramite votazioni anonime e irrintracciabili. A colpi di clic il richiamo alla giustizia sommaria diventa virale. Vendicatore spietato come il conte di Montecristo, villain incendiario al pari del Joker che sollevò Gotham City, il Giustiziere gioca la sua partita mortale. L'indagine sul caso che sta scuotendo l'Ita- lia è affidata al vicequestore Vito Strega, esperto di psicologia e filosofia, tormentato criminologo dall'intuito infallibile, avvezzo alla seduzione del Male. Lo affiancano le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce. Diverse come il giorno e la notte, le due formano una coppia d'eccezione: i modi bruschi e l'impulsività di Mara sono compensati dall'acutezza e dal riserbo sfuggente di Eva. Tra la Sardegna e Milano, i tre poliziotti dovranno mettere in gioco tutto per affrontare un imprendibile nemico dai mille volti e misurarsi ciascuno con i fantasmi del proprio passato. Piergiorgio Pulixi compone un viaggio nell'incubo di questo tempo rabbioso segnato dall'odio, dal furor di popolo e dalla gogna mediatica, fino alla scoperta di una verità che illumina di luce sinistra il senso stesso del fare giustizia.

Stefania Bergo


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1 commenti
  1. Ma dai, queto noir è spazzatura,un mare di clichè, luoghi comuni,descrizioni che neanche un bambino delle elementari....

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