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Recensione: La selezione del colpevole, di Andrea Leonelli

Recensione: La selezione del colpevole, di Andrea Leonelli

Libri Recensione di Renata Morbidelli. La selezione del colpevole, di Andrea Leonelli, EEE, 2012. Un'anima nuda che costringe il lettore a scavare dentro di sé, mettendolo faccia a faccia col proprio dolore. Per poi risalire.

Con la sua silloge La selezione colpevole è come se Andrea Leonelli aprisse uno squarcio nel suo cuore e ci mostrasse cosa c'è in fondo all'abisso che, al momento in cui è stata scritta, gli dimorava dentro.
Il suo dolore brucia, colpisce nel vivo ma, nel contempo, fa bene a chi lo legge.
Mettendo la propria anima a nudo, Andrea Leonelli costringe il lettore a scavare dentro di sé e a visitare le proprie stanze oscure, quelle che ognuno di noi tiene talmente nascoste per paura di ciò che potrebbe trovarci dentro. Addentrandosi nel proprio dolore col passo ciondolante e pesante di chi sta affrontando una lunga e gelida notte, l'autore riesce non solo a far luce nei meandri della sua sofferenza, ma accompagna anche il lettore a scoprire i propri angoli bui. Anche se, indubbiamente, leggere i suoi versi fa male, lirica dopo lirica, ci si scopre (o come nel mio caso ci si riscopre) fatti di luci e ombre, di tagli e ferite, nervi scoperti e cicatrici, fino a fissare negli occhi quel mostro che ci dimora dentro e che noi stessi abbiamo paura di incontrare.

Leggendo La selezione del colpevole di Andrea Leonelli, a volte, m'è venuta in mente l'immagine d'un uomo che si trovava a passeggiare per le vie d'una città fredda e desolata avvolto nel suo cappotto e nel manto oscuro della notte. 

Un viaggio di un'anima in pena che trova rifugio tra le braccia rassicuranti di un'oscurità che tutto avvolge e tutto inghiotte.
Altre volte ci si trova, invece, di fronte a un viandante che anela ardentemente di essere illuminato, almeno, dai dolci raggi della luna (perché il sole, forse, lo accecherebbe). Lei, con la sua luce fioca, e quasi gelida, permette al viandante di vedere quel tanto che gli basta per non perdersi del tutto nei meandri del suo abisso, ma che non lo infastidiscono.
Altre volte ancora, come ho detto in precedenza, ci si trova faccia a faccia con quel mostro orribile e fetido, fatto di dolore allo stato puro, di cui ciascuno di noi ha paura. Attraverso i suoi versi, non solo Andrea Leonelli ci mostra di saperlo guardare negli occhi senza temere ma, addirittura, riesce a dargli voce e a tirar fuori quel grido che, altrimenti, lo soffocherebbe.
Leggere La selezione del colpevole, pur mettendomi a contatto con il mio dolore e con la parte oscura di me, mi ha fatto bene e mi ha aiutata a rinforzare la mia, ormai, naturale vitalità. 


La selezione del colpevole

di Andrea Leonelli
Edizioni Esordienti Ebook
Poesia
ISBN 978-8866901266
cartaceo 12,00€
ebook 4,99€

La totale e completa negazione di una visione positiva regala in realtà la massima espressione del contrario della stessa. Cosa mai potrebbe esserci di peggiore?
Ed ecco che il pessimismo si tramuta nella timida speranza che non vi sia affatto niente di peggio. “ma lascio la radice sperando di rifiorire”. L'animo sprofondato nel nulla risorge dalla propria miseria, facendo tesoro della bruttura umana.
Francamente trovo che la raccolta contenga delle vere ed autentiche perle di pessimismo estremo che adoro, perché per quanto possa essere buio il pozzo in cui c'immergiamo, la luce del nostro IO brilla comunque. Come Dorian Gray trasmuta nel ritratto la propria essenza, così il mostro t'invita a vedere “il riflesso del tuo sporco interiore”. E la prosa contenuta è talmente estrema da riempire con la sua sofferenza ogni angolo disponibile, diventando “importante”.
(Irma Panova Maino)



Renata Morbidelli
Fin da giovanissima, mi sono cimenta, solo come diletto personale, nella composizione di poesie. L'incontro con i poemi epici di Omero, le leggende del circuito arturiano e di altri personaggi della letteratura britannica suscitano in me un crescente interesse.
Astérs, la prescelta, Edizioni Esordienti Ebook (seconda edizione).
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[Libri] "Nubi, spettri e mulini a vento" di Marina Atzori, recensione di Silvia Pattarini

[Libri] "Nubi, spettri e mulini a vento" di Marina Atzori, recensione di Silvia Pattarini

Nubi-spettri-e-mulini-a-vento-Marina-Atzori-recensione

Nubi, spettri e mulini a vento, di Marina Atzori, Edizioni Esordienti E-book, 2016. Una raccolta dal linguaggio semplice e diretto, un vento di ricordi, tumulto di emozioni. Il grido salvifico della poesia.

Le poesie contenute nella nuova silloge di Marina Atzori “Nubi, spettri e mulini a vento, sembrano scaturire da un profondo tormento interiore. Si avverte quasi la necessità, per la poetessa, di dare voce al tumulto di emozioni che nascono dal profondo, quasi fosse un grido salvifico, perché la poesia vera “salva”, quando la vita ti chiama in causa e vivere diventa improvvisamente difficile. 
Il senso di inquietudine si avverte già dai primi versi:
Nubi dietro e davanti al cielo
Nubi dentro e fuori dal cuore…
Ebbene, la Atzori in questo libro sconvolge e dissesta la sicurezza del nostro vivere il presente, con la forza delle sue parole potenti - altre volte con parole fragili - la poesia è il mezzo per aprire in noi un varco emotivo, nel quale non vorremmo mai entrare per paura di vedere la realtà, magari scoprire la fragilità di un amore effimero.
In te io mi perdo
questo è il vero

L’autrice unisce prosa e poesia armonicamente, in un susseguirsi intenso e appassionante. 

Cattura lo sguardo, imprigiona l’attenzione, incastra la mente in un andirivieni di emozioni che non lasciano scampo.
Il tempo si veste di ricordi indelebili, lontani ma ancora impressi, marchiati a fuoco vivo. Una sinfonia di versi che ipnotizza il lettore, sorpreso, travolto dall’urto delle "Onde increspate a sbattere come porte"…
In alcune liriche, pregne di umanità e sentimento, ho trovato un esplicito richiamo all’attualità:
[...] perché il silenzio urla nel fondale piange negli abissi l’eco del dolore bussa la vita non risponde
Come non leggere in questi versi l’immenso dolore, le tragedie dei migranti.
Versi liberi, molto apprezzabili per la chiarezza espressiva e nell’afflato poetico, rendono la lettura piacevole e assolutamente gradevole.
Consigliato in particolare agli amanti della poesia, ma anche a chi vuole prendersi una pausa dalla narrativa e riflettere su alcune sfumature della vita.

Nubi-spettri-e-mulini-a-vento

Nubi, spettri e mulini a vento

Nubi, Spettri e Mulini a vento” è una raccolta poetica dal linguaggio semplice e diretto, frutto di un'approfondita ricerca stilistica e dello sforzo dell'Autrice di scavarsi dentro per giungere alla consapevolezza di sé, delle difficoltà in cui si sente immersa, della rabbia e delle frustrazioni, degli attacchi del vento – un vento fatto anche di ricordi – che la vita ci costringe tutti a subire. Tutto questo, come pietra che ci portiamo dentro, necessita dello scalpello di un poeta per emergere, prendere forma e farsi arte. È l'arte che purifica e fortifica e ci dà quella consapevolezza di noi in cui possiamo attingere il coraggio di vivere. È questo anche il valore della poesia, che parte dall'esperienza che un poeta ci sa trasmettere, per diventare parte della nostra personale esperienza di lettori.



di Marina Atzori | Edizioni Esordienti E-book | poesie
ASIN B01MXGN25M | ebook 0,99€ Acquista

Silvia Pattarini
Diplomata in ragioneria, ama scrivere racconti e componimenti poetici, alcuni dei quali compaiono in diverse antologie. Partecipa a concorsi letterari di poesia, prosa e premi letterari per narrativa edita.
Biglietto di terza classe,  0111Edizioni.
La mitica 500 blu,  Lettere Animate.
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[Libri] "Il peccato di Rennahel" di Irma Panova Maino, recensione di Stefania Bergo

[Libri] "Il peccato di Rennahel" di Irma Panova Maino, recensione di Stefania Bergo

Il-peccato-di-Rennahel-Irma-Panova-Maino-recensione

"Il peccato di Rennahel" di Irma Panova Maino, Edizioni Esordienti E-book, 2016. Un urban fantasy come metafora della vita, per parlare di intolleranza, violenza, pregiudizio, amore e passione.

Non sono solita leggere libri fantasy, tanto meno sui vampiri. Ma la sinossi mi ha ispirato una diversa interpretazione della storia, individuando subito una morale ben calata nella realtà del nostro tempo e che, come l'autrice Irma Panova Maino, condivido.
La narrazione si apre con il principe Rennahel che rientra a casa in una nebbiosa serata, atteso dalla sua compagna Tellera. Si imbatte, però, in un gruppo di teppisti che se la sta prendendo con un essere indifeso, al momento non ben identificato. Subito, il principe dà per scontato che loro abbiano torto e che la creatura abbia bisogno di aiuto. Già, perché i protagonisti dell'aggressione sono vampiri, famelici esseri reietti che si nutrono del sangue delle vittime imbrattandosi non solo le labbra ma anche l'essenza, essendo dediti a un così macabro e barbaro atto per sopravvivere. Di tutt'altra natura è Rennahel, un elfo elegante, signore nei modi e negli intenti, nobile di nascita. La sua repulsione per i vampiri, considerati alla stregua di animali selvaggi, lo spinge a contrastare la loro azione, venendo meno al Patto di non belligeranza che vige tra le diverse specie che popolano la terra, insieme agli umani. Riesce dunque a metterli in fuga, salvando la vita alla vittima che, lo scoprirà solo dopo, è anch'essa un vampiro. Una bellissima donna con i denti aguzzi, tramortita, completamente abbandonata tra le sue braccia, sporca e denutrita. E fin da subito, la repulsione e l'attrazione verso di lei cominciano a contendersi il cuore e i pensieri di Rennahel, in balia di un'inspiegabile seduzione.
È dunque questo il suo peccato? Essersi intromesso in questioni che non lo riguardano affatto e aver interferito con il destino di un vampiro? Essersi avvicinato così tanto a un essere di razza e rango inferiori alla sua? Sentirsi da lei inspiegabilmente ammaliato?

Ormai senza scelta, porta a casa con sé il corpo inerme della ragazza, inoltrandosi nella notte lattiginosa di nebbia, seguito dalla sua chioma candida che ondeggia al vento. 

Sin-City
Una bellissima immagine che mi ha ricordato le atmosfere noir e gotiche di Sin City. Le descrizioni degli eventi e la caratterizzazione dei personaggi, infatti, a mio avviso sono il punto di forza di questo romanzo. Irma Panova Maino ha una penna deliziosa ed efficace, e rende fotograficamente le scene narrate. Trasforma in fermo-immagine i dettagli, rallentando anche il tempo. 
La vicenda prosegue a casa del principe. Tellera, indignata per la promiscuità, non contempla nemmeno di condividere lo stesso tetto con un essere tanto inferiore per rango sociale e abbandona Rennahel, lasciandolo solo ad affrontare, per la prima volta, un incontro così ravvicinato con un'altra razza, tendenzialmente sporca, sudicia. Lui si trova a dover curare e alimentare la vampira, Siria, la cui essenza passionale si contrappone all'algida aura di Rennahel, incapace di lasciarsi andare e provare vere emozioni sconvolgenti (come lo sono del resto quelle umane). Lui, che nemmeno nel sesso, malgrado i 400 anni di convivenza con la sua compagna, ha mai raggiunto la sublime sensazione del perdersi e sentirsi in estasi dinnanzi al piacere fisico, completamente in balia del desiderio.

Non voglio svelarvi i dettagli della trama, ma soffermarmi sullo stile di Irma Panova Maino e sul messaggio sotteso dal romanzo. 

Il mondo descritto è per me nuovo, ma sicuramente molto caro alla scrittrice. Si avverte la sua passione nella cura delle descrizioni, nei dettagli apparentemente superflui, mentre sono preziosi per definire i personaggi, provare empatia per la loro storia.
"Il peccato di Rennahel" si presta a più livelli di lettura, quindi non è solo per gli amanti del genere: dalla storia urban fantasy, che ruota attorno alla passione seducente tra Ren e Siria, alla dinamica delle relazioni sociali tra gli esseri umani, alla metafora dei sentimenti di ognuno di noi. 
Rennahel, Tellera, Siria, rappresentano degli stereotipi di esseri umani realistici, i cui aspetti, intellettuali e morali, sono esasperati per definirne più facilmente i tratti, calati in una narrazione che riprende le diversità del mondo e i reali problemi di violenza, convivenza e pregiudizio. Oltre ad altre tematiche importanti, come il disagio sociale dato da uno spiccato divario tra i ceti, l'intolleranza e il razzismo, la stasi e la superficialità delle relazioni, la paura dei sentimenti e delle emozioni.
Come Rennahel, spesso siamo concentrati su noi stessi e il nostro piccolo giardino verde, ansiosi di evitare "contaminazioni", sentendoci al sicuro in un'esistenza ovattata, a volte prudentemente irreale, magari scordandoci i nostri sogni o chi siamo veramente, sentendoci qualche gradino sopra gli altri, quasi fossimo intoccabili. Perdendo, però, la nostra umanità. Salvo poi avvertire quella "malia" primordiale in uno sguardo e cedere all'amore, al contatto umano, scordandoci delle differenze o malgrado le stesse. E questo, non è mai un peccato.

Il peccato di Rennahel

Il peccato di Rennahel è un libro che parla con molte voci all’animo di chi lo legge.
Può essere letto come una storia d’amore con ambientazione Urban Fantasy e niente del piacere della lettura di questo tipo di narrazione sarà deluso o disatteso. 
Ma oltre la superficie del libro, la storia tratta di argomenti importanti e che non perdono valore nemmeno nella vita reale. Infatti, razzismo, intolleranza e violenza fra individui diversi fra loro riempiono quotidianamente le cronache dei nostri giornali e telegiornali. L’argomento viene affrontato, come è solita fare l’autrice, trasponendolo in un mondo sovrannaturale che però è uno specchio della nostra società. E il messaggio positivo che ne ricaviamo è che l’amore è sempre possibile, anche quando si è diversi e si appartiene a mondi apparentemente lontani e inconciliabili.

di Irma Panova Maino | Edizioni Esordienti E-book | Urban fantasy
ISBN 978-8866903048 | cartaceo 14,00€ | ebook 4,99€ Acquista

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Stefania Bergo
Non ho mai avuto i piedi per terra e non sono mai stata cauta. Sono istintiva, impulsiva, passionale, testarda, sensibile. Scrivo libri, insegno, progetto ospedali e creo siti web. Mia figlia è tutto il mio mondo. Adoro viaggiare, ne ho bisogno. Potrei definirmi una zingara felice. Il mio secondo amore è l'Africa, quella che ho avuto la fortuna di conoscere e di cui racconto nel mio libro.
Con la mia valigia gialla, 0111Edizioni.
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[Libri] "Dentro un castello di carte" di Marina Atzori, recensione di Renata Morbidelli

[Libri] "Dentro un castello di carte" di Marina Atzori, recensione di Renata Morbidelli

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Dentro un castello di carte di Marina Atzori, Edizioni Esordienti E-book, 2016. Il sequel di Il fiordaliso spinososecondo episodio delle vicende di Petra e Zefiro in una trama complessa e dai diversi colpi di scena. 

È passato un anno da quando Zefiro è approdato, dopo un viaggio a dir poco rocambolesco, sulle coste liguri ed è stato assunto nel Tempio del Mare di Genova, dove è ricoverata anche Zippo, la magica Tartaruga, ma i suoi sentimenti per Petra, la donna che ha incontrato sull'Isola dell'Asinara, non sono cambiati affatto, anzi, se mai fosse possibile, si sono addirittura intensificati. 
Per ragioni di sicurezza, ha cambiato identità (ora si fa chiamare Stefano Brezza) e vive in un mini appartamento che gli ha trovato Francesco, lo zio di Petra, l'unico che sa la verità sul giovane e che, nonostante tutto, ha voluto dargli fiducia e vuole aiutare. Unica condizione: non cercare mai, per nessun motivo, di avvicinarsi a sua nipote Petra.
Anche se per il giovane non c'è promessa più difficile da mantenere, per lasciare la sua amata fuori dai guai stringe i denti ed accetta. Contemporaneamente, Petra, ignara di tutto, tentando di dimenticare Zefiro e nella speranza di avere un futuro normale, ha una relazione stabile con Ottavio, il giovane avvocato dal passato travagliato residente a Genova e che le aveva fatto la corte sull'Isola dell'Asinara. 
A complicare ulteriormente le cose, se mai ce ne fosse bisogno, la misteriosa scomparsa di Zippo dall'Acquario di Genova e una serie di bigliettini enigmatici che portano ulteriore scompiglio. A rendere le acque ancor più torbide c'è un gruppo di giornalisti d'assalto. I quattro “scribacchini”, all'inseguimento della storia del secolo, cercano di sapere tutta la verità su Zefiro, Petra e la magica Tartaruga dell'Asinara
Riuscirà Zefiro a riconquistare Petra? E Zippo tornerà nell'Acquario di Genova in tempo per salvare tutta la situazione?

Il rompicapo costruito da Marina Atzori in "Dentro un castello di carte" è davvero complicato e, sia per i personaggi sia per il lettore, non è affatto facile mettere ogni tassello al posto giusto. 

Il bello del libro, comunque, sta proprio in questo: giocare insieme all'autrice a incastrare ogni tessera del puzzle e avere, capitolo dopo capitolo, un quadro completo della situazione. 
Come un'abile giocatrice, Marina Atzori tiene il lettore incollato alle pagine di questo secondo episodio delle vicende di Petra e Zefiro portandolo  a seguire i personaggi in una trama complessa e dai diversi colpi di scena. Nonostante non sia affatto facile riuscire a narrare i fatti sempre in prima persona e con un frequente cambio di io narrante, a mio parere, Marina Atzori riesce a tenere perfettamente in piedi questo suo castello di carte con una destrezza da esperta scrittrice. 
Un'altra sfida egregiamente vinta dall'autrice è quella di riuscire a dare un buon ritmo a un libro in cui, spesso e volentieri, l'azione cede  il passo all'introspezione e alle emozioni dei personaggi, rendendo il romanzo scorrevole e molto piacevole da leggere. 
Ancora una volta, questa autrice s'è rivelata una Penna abile e davvero capace di scrivere opere letterarie di qualità, in grado di appassionare sia ai personaggi sia al suo modo unico e originale di rapportarsi con i lettori, come se stesse raccontando loro un'avventura di cui lei stessa, in qualche maniera, è stata testimone.

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Dentro un castello di carte

A volte, la soluzione più semplice, per difendersi dalle avversità della vita, è quella di costruirsi un castello di carte, nell’illusione di potervi trovare rifugio. Ben presto, però, ci rendiamo conto che è troppo fragile, che basta un soffio per farlo crollare. Proprio quando pensiamo che tutto sia perduto, a volte la vita ci riserva delle sorprese e troviamo la forza di costruire davvero qualcosa di più solido e duraturo. 
Dentro un castello di carte è il seguito della storia di Petra e Zefiro iniziata nel romanzo Il fiordaliso spinoso
Anche qui, la vita reale e la fantasia si mescolano... 
E la tartaruga Zippo, anche questa volta, ci metterà lo zampino. Perché l’amore, i sogni, che altro sono, se non belle favole? E nelle favole, si sa, anche le tartarughe non sono solamente degli animali, ma possono essere complici e messaggeri. Basta crederci.


di Marina Atzori | Edizioni Esordienti E-book | Romance
ISBN 978-8866902980 | ebook 4,99€ Acquista  | cartaceo 14,00€ 


Renata Morbidelli
Fin da giovanissima, mi sono cimenta, solo come diletto personale, nella composizione di poesie. L'incontro con i poemi epici di Omero, le leggende del circuito arturiano e di altri personaggi della letteratura britannica suscitano in me un crescente interesse.
Il cavaliere di fuoco, Narcissus Selfpublished.
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Recensione: Il fiordaliso spinoso, di Marina Atzori

Recensione: Il fiordaliso spinoso, di Marina Atzori



Libri Recensione di Renata Morbidelli. Il fiordaliso spinoso di Marina Atzori (Edizioni Esordienti E-book). Una favola moderna. 

Il fiordaliso spinoso di Marina Atzori è una favola moderna in cui realtà e fantasia si intersecano alla perfezione per parlare di un tema delicato e sempre attuale come l'Amore in tutte le sue forme.
Petra è una quarantenne d'origine sarda che si è trasferita in Liguria, ormai da qualche anno, insieme alla madre, alla sorella e allo zio. È la proprietaria di un negozietto in una cittadina nella periferia di Genova. Un giorno, durante l'orario d'apertura, subisce il furto di una lampada da tavolo. Dopo la denuncia dell'accaduto è costretta a presentarsi in tribunale per far causa ai due ragazzi che gliel'avevano rubata. Là, mentre sta aspettando di parlare col suo avvocato, vede entrare un giovane dal bell'aspetto che colpisce immediatamente i suoi sensi e si fa strada nei suoi pensieri. Sebbene non sappia chi sia né dove abiti né se sia accompagnato o single, Petra ha la mente occupata dal giovane avvocato.
Nel frattempo arriva luglio e si avvicina il periodo in cui la giovane donna deve partire per le vacanze. Destinazione: Isola dell'Asinara. Giunta sul luogo, trova alloggio nell'unico ostello presente in tutta l'isola, un locale ricavato dal vecchio carcere di massima sicurezza, gestito da un certo Zefiro.

Nonostante il locale abbia un'unica camerata promiscua con numerosi letti a castello, è previsto un solo ospite, oltre a Petra, in quel periodo.

Con grande sorpresa della donna, l'altro “inquilino” dell'ostello è il giovane avvocato che aveva scombussolato i suoi pensieri in Liguria. Sembra proprio che il destino abbia voluto dare una mano alla donna: può finalmente conoscere meglio l'uomo dei suoi sogni.
L'avvocato si rivela un tipo strano e misterioso che, con il suo modo di fare, attrae e respinge contemporaneamente Petra. Immediatamente, nella mente della giovane donna si affollano mille domande e altrettante supposizioni. Chi è, in realtà, il giovane avvocato, perché non vuole farle sapere il suo nome? Perché non gli piacciono le persone che fanno troppe domande? Perché, nonostante sembri scostante, cerca in continuo di attirare la sua attenzione?
Mentre ancora Petra è persa nel labirinto delle sue elucubrazioni mentali, arriva Zefiro che, leggero e frizzante come il vento da cui prende il nome, sorprende e confonde la giovane con le sue gentilezze, il suo strano modo di fare, le sue regole strampalate e un pizzico di mistero che stuzzica, anche se in maniera diversa, la sua fantasia.

Mentre le elucubrazioni di Petra guidano il lettore nei meandri del fitto labirinto della sua mente, le sue emozioni portano a scoprire ciò che prova la protagonista per ciascuno dei due uomini che le hanno sconvolto la vita.

Grazie all'incontro con alcuni particolari personaggi dell'Isola e con una magica tartaruga che, con tanto di borsello e barattoli tintinnanti, trasporta missive d'amore (qualsiasi forma abbia), la protagonista imparerà ad ascoltarsi e inizierà la sua personale trasformazione: il suo cuore di pietra, indurito dalle troppe sofferenze, sta iniziando ad assomigliare al più raro e bello dei fiori che Madre Natura ha voluto regalare ai suoi Figli, il fiordaliso spinoso.

Il fiordaliso spinoso

di Marina Atzori
Edizioni Esordienti E-book
Romance
ISBN ISBN 978866902478
cartaceo 14,00€
ebook 4,99€

Sinossi

Petronilla, quarantenne single nata in Sardegna ma residente in Liguria, decide di trascorrere una decina di giorni di vacanza nella sua terra d’origine: sarà un modo per partire alla ricerca di se stessa, con lo spirito di una ragazzina che si addentra in una favola. Il principe azzurro c’è, anche se forse di un azzurro un po’ appannato; la fata madrina c’è pure lei, però rappresentata da uno Zio affezionato, e c’è anche una centenaria e bizzarra tartaruga di nome Zippo. Una scrittura poetica e leggera, coinvolgente per noi lettori, chiamati a entrare a piè pari nella storia, perché la ricerca di noi stessi, della nostra identità e di un amore sincero che dia senso alla nostra vita è un bisogno per tutti.


Renata Morbidelli
Fin da giovanissima, mi sono cimenta, solo come diletto personale, nella composizione di poesie. L'incontro con i poemi epici di Omero, le leggende del circuito arturiano e di altri personaggi della letteratura britannica suscitano in me un crescente interesse.
Astérs, la prescelta, Edizioni Esordienti Ebook (seconda edizione).

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"Cronache dal mondo parallelo", la riabilitazione di vampiri e licantropi nella saga fantasy di Irma Panova Maino

"Cronache dal mondo parallelo", la riabilitazione di vampiri e licantropi nella saga fantasy di Irma Panova Maino

IL PECCATO DI RENNAHEL (Episodio IV)
di Irma Panova Maino
Edizioni Esordienti E-book
Paranormal fantasy | Urban fantasy
ASIN B01COM43OK
ebook 4,99€ | Amazon
ebook 12,00€ | Amazon 

Il peccato di Rennahel è un libro che parla con molte voci all’animo di chi lo legge.
Può essere letto come una storia d’amore con ambientazione Urban Fantasy e niente del piacere della lettura di questo tipo di narrazione sarà deluso o disatteso. Ma oltre la superficie del libro, la storia tratta di argomenti importanti e che non perdono valore nemmeno nella vita reale. Infatti, razzismo, intolleranza e violenza fra individui diversi fra loro riempiono quotidianamente le cronache dei nostri giornali e telegiornali. L’argomento viene affrontato, come è solita fare l’autrice, trasponendolo in un mondo sovrannaturale che però è uno specchio della nostra società. E il messaggio positivo che ne ricaviamo è che l’amore è sempre possibile, anche quando si è diversi e si appartiene a mondi apparentemente lontani e inconciliabili.



LE RISONANZE DELLA FOLGORE (Episodio III)
di Irma Panova Maino
Edizioni Esordienti E-book
Paranormal fantasy | Urban fantasy
ASIN B00FDPCULE
ebook 3,99€  | Acquista

Per ragioni diplomatiche Elsphet, bellissima e potente elfo, sposa il vampiro Ryan, un individuo affascinante, ma tenebroso e crudele, terzo nella successione al Trono del Vampiro.
Il matrimonio, in realtà, è un complotto per uccidere Ryan, sospettato di aver eliminato gli altri aspiranti al Trono. La speranza dei potenti capi del Direttivo è che l’elfo, maltrattata e brutalizzata a più riprese dal consorte, si vendichi uccidendolo non appena se ne presenti l’occasione.
La situazione, però, è molto più complessa e la bella Elsphet si renderà conto di essere stata usata nel peggiore dei modi proprio da chi riteneva al di sopra di ogni sospetto e dovrà prendere la decisione più difficile dei suoi duemila anni di vita, sprigionando tutta la sua energia e il suo potere per sopraffare gli avversari, fino a spingersi quasi ai limiti della sua stessa capacità di sopravvivenza.
Tra scene apocalittiche ed esplosioni di sensualità estrema, la storia si dipana veloce, fino alla conclusione e al trionfo delle forze creatrici e positive, il sesso e l’amore.



IL GIOCO DEL DEMONE (Episodio II)
di Irma Panova Maino
Edizioni Esordienti E-book
Paranormal fantasy | Urban fantasy
ASIN B007VUT8SC
ebook 2,99€ | Amazon

Questo libro è il secondo volume della serie di paranormal romance “Cronache dal Mondo Parallelo”, della stessa Autrice. Devlin Harmont, avvenente e sensuale nella sua forma umana, appartiene alla stirpe dei licantropi, con l’incarico del Direttivo di mantenere l’ordine nel Mondo Parallelo. Il suo compagno di missione, il vampiro Reese, ha formato una famiglia con un’umana, e Devlin ha bisogno di un nuovo partner. È Angmar la designata, ma c’è un problema: è un demone, e per il licantropo è difficile accettare di stringere il Giuramento di Sangue con un essere tanto diverso da lui... La situazione è ulteriormente complicata da una certa caratteristica sessuale del demone, assolutamente inaspettata... L’imprinting, la forza che lega i maschi licantropi alla loro compagna, è però molto forte, ed è capace perfino di far sbocciare l’amore e di abbattere barriere – anche mentali – che si pensavano inviolabili.



SCINTILLA VITALE (Episodio I)
di Irma Panova Maino
Edizioni Esordienti E-book
Paranormal fantasy | Urban fantasy
ASIN B00FDPCULE
ebook 2,99€  | Acquista

Carrie è una ventenne che per vivere fa il lavoro più vecchio del mondo. Nonostante la sua giovane età ha però davanti a sé un futuro incerto a causa dell’AIDS, perciò, disillusa dalla vita e dagli uomini, accetta di compiere una missione un po’ insolita e molto pericolosa: Reese, un vampiro tenebroso e testardo, la ingaggia per attirare a sé uomini molesti e assassini che lui prontamente uccide a sangue freddo. Tra i due si crea un legame particolare, benché Carrie non sappia quasi nulla del vampiro, è legata a lui perché le ha salvato la vita. Vorrebbe comunque conoscere qualcosa di più su di lui e sulle sue intenzioni, così, incalzato dalla donna, il vampiro confessa che dietro tutte quelle uccisioni c’è un preciso intento: uccidere un licantropo nemico molto pericoloso. Sebbene Carrie sia una donna molto coraggiosa e le resti poco da vivere, si sente in qualche modo umiliata e tradita da Reese, che sembra considerarla solo come un’esca per le sue prede. Per cui decide di riprendere il suo vecchio mestiere, ma proprio allora incontra un altro uomo da cui si sente particolarmente attratta e che scopre essere non solo un altro essere immortale, ma soprattutto un caro amico di Reese. A differenza del vampiro, però, il licantropo Devlin è molto sensibile e premuroso e tra i due è subito attrazione fatale. Nel rapporto a tre che si crea le differenze tra i due uomini si fanno evidenti: rude e violento Reese, dolce e attento Devlin. Profondamente esperta del sesso, Carrie non conosce però il piacere, che prova per la prima volta soltanto con il licantropo. Ma da questo momento niente sarà più come prima: dubbi, gelosie, interrogativi riempiranno la vita dei tre protagonisti fino allo scontro finale con il nemico e fino alla rivelazione, sorprendente e inattesa per la donna senza futuro, di un figlio cui dare non solo un padre, ma soprattutto un’eternità di amore e serenità famigliare con l’uomo che davvero ama.
Tratteggiato a tinte pastello e intervallato da ampie pennellate di nero e di rosso il romanzo affronta il rapporto tra amore e passione in maniera esemplare, senza lasciarsi sfuggire alcun particolare del conflitto che può nascere nel vissuto dei tre protagonisti della vicenda. Sebbene appartenenti a tre “specie” diverse Carrie, Reese e Devlin conoscono le emozioni forti e il sesso, ma l’esperienza che hanno accumulato non è sufficiente a non farsi sorprendere dall’amore che imprevisto e violento li travolge sconvolgendone l’esistenza. Rifacendosi ai grandi successi di Gena Showalter, l’autrice ci fa entrare in un mondo “paranormale” in cui le differenze tra umano e sovraumano sembrano annullarsi quando entra in gioco il sentimento e quando i desideri più profondi dell’umana Carrie rispecchiano anche quelli di vampiri e licantropi. Agli immortali infatti apparentemente non manca nulla se non una compagna con la quale condividere l’eternità a cui sono loro malgrado destinati e condannati.

L'AUTORE
Irma Panova Maino è nata a Praga, ma vive in Italia da molti anni. Ha lavorato come tecnico televisivo, poi si è dedicata alla famiglia e, oggi che i figli sono cresciuti, si è lanciata in quello che considera una “crociata pro mostri”. 
Cronache dal mondo parallelo” fa parte di un progetto che vorrebbe riabilitare vampiri e licantropi, per lungo tempo considerati dalla letteratura mondiale come protagonisti di incubi di vario genere, o dei mostri. Ma non è forse il genere umano, a volte, più mostruoso dei mostri stessi?
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L'incipit | #57 "Crepuscoli di luce" di Andrea Leonelli

L'incipit | #57 "Crepuscoli di luce" di Andrea Leonelli

Consumo i giorni

Consumo i giorni
col peso degli sguardi
a usurarne i bordi
come cubi di granito
erosi dal costante attrito.
Le memorie levigate
consunte fino a sbriciolarsi.
Polvere nel vento.
Fino all’inesistenza
poi senza sosta
un giorno nuovo uguale all’altro pronto
per disgregarsi nell’abuso.
E ritrovar se stessi nella materia assente.




Profumo di fiori

Raccolgo i cocci
di quel che rimane
di ciò che non è.
Un vaso vuoto,
senza ricordi,
una foto
mai scattata,
profumo di fiori
sbocciati appassiti,
musiche dolci
di spartiti stracciati
e mani mozzate
da desideri inespressi.
Sensi vuoti,
senza senso.
Saturato dal niente.


Un altro incipit poetico...

Titolo:  IL BLU CHE NON È UN COLORE
Editore:  Montag Editore
Genere: Poesia
ISBN:  978-88-68920-21-0


★★★★★

Il buon giorno di vede dal mattino, dicono, e un buon incipit e una copertina accattivante possono essere il perfetto bigliettino da visita di un libro.
Secondo voi, quante stelline si merita il biglietto da visita di questo libro?
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